APRIRE ATTIVITÀ

In Spagna, nonostante le numerose procedure previste dalla legge per l’apertura di un’attività, con l’ausilio di un professionista, è possibile abbreviare quelle tempistiche che altrimenti risulterebbero eccessivamente lunghe. Lo svolgimento di queste operazioni potrebbe apparire, infatti, come il primo vero e proprio ostacolo per chi volesse aprire un’attività in Spagna. Consigliamo infatti, di iniziare tutte le pratiche fondamentali, con un buon anticipo rispetto al momento dell’apertura dell’attività. Non esistono dei procedimenti prestabiliti, in quanto questi cambiano a seconda della comunità autonoma o a seconda della provincia in cui si vuole aprire detta attività che possono richiedere requisiti distinti o il pagamento di tasse differenti: quindi l e condizioni da rispettare possono cambiare notevolmente da una località all’altra. Le caratteristiche comuni, che chiunque voglia aprire un’attività in Spagna deve in ogni caso rispettare, sono:

Ottenere il NIE 
Effettuare la dichiarazione preventiva di inizio attività all’Amministrazione comunale 
Procedere alla comunicazione all’Agenzia tributaria di registrazione fiscale 
Procedere alla registrazione presso l’istituto della Previdenza sociale spagnola 
Eventuale iscrizione della societá presso il Registro Mercantil 

È opportuno, date quindi i notevoli e complessi adempimenti, rivolgersi ad un esperto, quale un avvocato, per evitare di essere soggetti a sanzioni da parte dell’Amministrazione spagnola 
Assistenza per la tua attività commerciale a Barcellona 

Lo studio presta assistenza agli italiani che intendono svolgere o già svolgono un’attività commerciale a Barcellona, fornendo la necessaria consulenza in materia legale, fiscale ed amministrativa. 

Il marchio, è un titolo che concede il diritto esclusivo all’utilizzazione di un determinato segno distintivo per l’identificazione di un prodotto o di un servizio nel mercato, e che consente di identificarsi rispetto ai concorrenti e rafforzare la propria azione pubblicitaria. 

En Spagna, i marchi, sono gestiti dalla OEPM (Oficina Española de Patentes y Marcas). Prima di registrare un marchio, consigliamo di verificare, grazie al Servizio di Consulenza online della OEPM, l’esistenza di un marchio uguale o simile, per evitare di rendere vane tutte le successive operazioni. Quando si registra un marchio, è rimessa all’imprenditore la possibilitá di scegliere se registrarlo solo nel proprio Paese, e quindi attribuirgli un’efficacia limitata a quel determinato territorio, ovvero se si tratta ad esempio di un marchio europeo, attribuirgli efficacia in tutto il territorio dell’Unione. 

Conseguentemente, se si registra un marchio in Spagna, presso l’OEPM, la tutela sará circostritta soltanto al territorio spagnolo e non anche in Italia per esempio. Qualora invece si voglia registrare un marchio comunitario, la sede dell’ufficio per la registrazione del marchio comnitario, si trova proprio in Spagna, presso la cittá di Alicante. Il nostro studio assiste infatti le imprese in tutte le questioni inerenti ai diritti di privativa non solo spagnoli ma anche a carattere comunitario relativi a marchi, brevetti, diritti di autore etc., in sede contenziosa (azioni contro contraffazioni etc.) e stragiudiziale (cessioni e licenze di marchi e altre forme di sfruttamento commerciale di diritti di proprietà industriale). Per le società italiane offriamo la registrazione di un marchio comunitario per euro 1500,00 comprese tasse e Iva. 
Il marchio dell’Unione Europea è un marchio registrato presso l’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) con sede ad Alicante (Spagna), conformemente alle condizioni stabilite nei regolamenti che lo disciplinano. È valido in tutto il territorio dell’Unione europea: è impossibile limitare la portata geografica della tutela solo ad alcuni Stati membri. Infatti, a ogni successiva espansione dell’Unione europea, ogni marchio europeo registrato o per il quale si è presentata domanda di registrazione, viene automaticamente esteso anche ai nuovi Stati membri senza la necessità di dover svolgere nuove formalità o il pagamento di ulteriori tasse. 

Come qualsiasi altro marchio, anche il marchio dell’Unione Europea deve soddisfare determinati requisiti quali la novità, la capacità distintiva, la liceità ecc. (si veda l’art. 7 del Regolamento (UE) 2015/2424) che dovranno risultare tali in tutti i Paesi dell’Unione Europea e in tutte le relative lingue ufficiali. 
È previsto un iter di registrazione semplificato, che consta di: 

·   Un’unica Domanda. 
·   un’unica lingua procedurale 
·   Un Unico Centro Amministrativo 
·   Un unico fascicolo da gestire 
·   Un’unica tassa da pagare: 850 euros por il deposito elettronico (e-filing) o 1000 euro in caso di deposito della domanda in formato cartaceo (a tale importo bisogna aggiungere € 50 se si intende proteggere una seconda classe di prodotti e servizi, €150 per ogni classe protetta oltre la seconda). 

Se non esplicitamente richiesto, generalmente non è previsto un esame di novità da parte dell’EUIPO. Esiste invece una procedura di opposizione. Nel caso in cui una domanda di riconoscimento di un marchio dell’Unione europea sia rigettata, è possibile chiederne la conversione tramite singole domande presso i Tribunali nazionali d i quei Paesi in cui non sussistono impedimenti alla sua registrazione. In questo caso, ai fini della novità del marchio, fa fede la data del deposito europeo o dell’eventuale priorità rivendicata. 
Il marchio dell’Unione Europea ha una validità di dieci anni e può essere rinnovato indefinitamente per periodi di ulteriori dieci anni. 

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